il blog di  

  a cura di     Yolanda Rivera de Aquilar  

”Circolo Culturale Letterario
Casa de Borbone Duca di Calabria”
nasce a Castrovillari su iniziativa di un gruppo di amici
riunitisi attorno al giglio borbonico.

Il 13 giugno 2015 su iniziativa di un gruppo di amici è nata a Castrovillari in Calabria l'Associazione ” Circolo Culturale Letterario Casa de Borbone Duca di Calabria” che si estende su tutto il territorio calabrese.
Presa coscienza che il depresso Mezzogiorno di oggi è stato, nel passato fino al 1860, la culla di tutta la società Occidentale, l'Associazione sviluppa il proprio percorso alla riscoperta, al recupero e al riconoscimento e valorizzazione di tale immensa cultura. Il nostro Sud non deve essere più un'emergenza sociale, considerando solo le questioni economiche, industriali e produttive ma potrà e dovrà progredire attraverso lo sviluppo di un'intensa attività culturale.
Il " Circolo Culturale Letterario " ha un progetto che incentiva un'attività di cultura sviluppo, educazione, valorizzazione dell'ambiente.
L' Associazione intende promuovere iniziative di studio e approfondimento di beni artistici, storici e paesaggistici, progettare studi di fattibilità finalizzati all'individuazione di nuove metodologie e strategie per la gestione e valorizzazione dei beni culturali e ambientali.
Vuole inoltre favorire attività di scambi culturali con paesi anche stranieri interessati alle finalità dell’ Associazione.
Si desidera, inoltre, ideare, realizzare e pubblicare libri, CD, DVD, promuovere rappresentazioni teatrali, tavole rotonde, convegni, conferenze, mostre concernenti i filoni sopra elencati. Si auspica inoltre l’istituzione di biblioteche anche multimediali in collaborazione con enti, istituzioni scolastiche italiane e straniere.
E’ già in atto la costituzione della Redazione giornalistica per la diffusione fra i soci e la pubblicazione sul web di un settimanale informativo.
La realizzazione del progetto ha una implicita ricaduta occupazionale conseguente all’impiego di operatori (bibliotecari, guide turistiche, addetti alla manutenzione dei luoghi, giornalisti ed altri) per lo svolgimento delle attività che saranno realizzate. (a cura del Dirigente SPES)
               
la cucina borbone

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Studi di fattibilità innovativi
individuati progetti e filoni d'azione

L’Associazione ha già iniziato vari studi di fattibilità, organizzando “Comitati di ricerca” confrontandosi con vari studiosi. I filoni d'azione individuati riguardano:
• Il recupero di antiche arti e mestieri (esistevano infatti in zona frantoi, mulini, opifici, di cui sarebbe importante non perdere la memoria).
• L'approfondimento e lo studio di fonti archivistiche, anche di piccoli archivi locali, parrocchiali e diocesani, nonché di raccolte documentarie private (se consentito e utile alla ricerca).
• Lo studio delle consuetudini e degli aspetti linguistici peculiari dei luoghi in esame, collegati alle varie civiltà presenti storicamente sul territorio ( borboni, normanni, greci, latini, italici, albanesi).
• La messa in evidenza del patrimonio artistico-archeologico del la Sibarite affinché le istituzioni pubbliche possano attivarsi al suo recupero ed alla sua valorizzazione prima che sia definitivamente compromesso.
• La pratica dell’arte della Falconeria ed il ripopolamento e la salvaguardia sul Pollino di “aquile”, “falchi”, “poiane” ed altri gruppi di uccelli.
i nostri Smartwatch

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Varato il progetto " DE RE BORBONICA "
L’obiettivo è quello di promuovere la crescita umana e culturale

L’Associazione ha chiesto e ottenuto in comodato d’uso lo spazio denominato “Spazio Borbonico” di Villa Cristina (in costruzione nei pressi di Castrovillari in Calabria). Si intende realizzare un percorso espositivo riguardante ”Produzione agricola, riti e cultura alimentare in Calabria Citra”.
Il progetto prevede l’allestimento di un percorso espositivo che comprenda reperti e manufatti appartenenti alla dinastia de Borbone, oggetti di rara bellezza ed unicità. La collezione, che attualmente consta di circa ottanta pezzi, è composta di strumenti per il trasporto, la conservazione, la trasformazione e il consumo di alimenti (vummuli, lancelle, cugnitti) e inoltre strumenti della produzione agricola e dell’allevamento (aratri, gioghi etc.).
Ci saranno raccolte fotografiche relative al paesaggio e agli abitanti della zona a partire dagli anni 20. Si darà uno spazio anche a tradizioni etnomusicali presentate per mezzo di impianti di proiezione su monitor, di immagini musicate di canti religiosi, di canti sulla ‘ndrangheta, sul brigantaggio, balli e tarantelle.
Il percorso sarà accompagnato da strumenti didattici e informativi legati ai contenuti dell’esposizione.
Il nostro progetto prevede inoltre la realizzazione di iniziative che coinvolgono singoli cittadini e le imprese che operano nel campo della produzione e della trasformazione di prodotti locali.
Le finalità del progetto sono diverse.
In primis lo scopo di conoscenza: il nostro primo pubblico obiettivo è quello delle scuole. Inoltre il recupero degli oggetti viene considerato strumentale al recupero della nostra cultura. Questo non solo al fine di memoria storica ma anche e soprattutto al fine di ripensare, in prospettiva, alla nostra tradizione, come possibilità di sviluppo economico e sociale. Il Museo si chiamerà “DE RE BORBONICA”.
Il Museo etnografico nasce anche dall’idea di far conoscere e valorizzare i dialetti del Cosentino attraverso la presentazione di poesie in vernacolo, con traduzione a fronte, del periodo romantico calabrese.
L’obiettivo infine è quello di promuovere la crescita umana e culturale, di promuovere il miglioramento della qualità della vita, di invitare a conoscere e leggere il territorio.
(a cura del Dirigente SPES)
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Gabriele di Borbone-Spagna
nome completo Gabriel Antonio Francisco Javier Juan Nepomuceno José Serafin Pascual Salvador (fu un infante di Spagna)

Nasce a Portici, 12 maggio 1752, il quarto figlio di Carlo III di Spagna, e di sua moglie, Maria Amalia di Sassonia. Di tutti i figli di Carlo III, Gabriele era il più intelligente ed il meno ozioso. Molto colto, si dimostrò un traduttore eccellente di Sallustio e un vero Mecenate. Ebbe Antonio Soler come insegnante di musica, che compose parecchie sonate per clavicembalo per il suo dotato discepolo, come pure concerti per i due organi della chiesa dell'Escorial.
Trascorse la sua infanzia crescendo nel regno napoletano di suo padre.
All'età di sette anni, si trasferì con i suoi genitori e fratelli maggiori, l'infante Carlo e l'infanta Maria Luisa a Madrid. Suo zio ,Ferdinando VI di Spagna, morì senza eredi nel 1759, per cui il padre divenne Carlo III di Spagna. A Napoli lasciò gli altri due fratelli, l'infante Filippo, duca di Calabria, e Ferdinando, re di Napoli e Sicilia, al cui posto vi era un consiglio di reggenza che governò fino al 1767.
Mentre era in Spagna, il fratello sposò Maria Luisa di Parma nel 1765. La coppia non ebbe figli a fino al 1771. Gabriele, in quel periodo, era terzo in linea di successione al trono spagnolo. Gabriele fu gran priore dell'Ordine dell'Ospedale di San Giovanni di Gerusalemme in Castiglia e León e nel1771 fece costruire a Juan de Villanuevala cosiddetta Casita del Infante.
Nel 1785, Enrique de Meneses, III marchese di Louriçal, organizzò il suo matrimonio con l'infanta Maria Anna Vittoria di Braganza, figlia di Maria I del Portogallo e di Pietro III del Portogallo. La cerimonia ebbe luogo il 12 aprile 1785 a Lisbona e il 23 maggio dello stesso anno ad Aranjuez. Ebbero tre figli:
Pietro Carlo (18 giugno 1786-4 luglio 1812), sposò Maria Teresa di Braganza, principessa di Beira, e padre di Sebastiano di Borbone-Spagna;
Maria Carlotta (4 novembre-11 novembre 1787);
Carlo Giuseppe Antonio (28 ottobre-9 novembre 1788).
Morì a San Lorenzo de El Escorial, il 23 novembre 1788, a causa del vaiolo all'età di 36 anni, appena un mese prima del padre, al quale questo lutto causò grande dolore.
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Cerca nella BIBBIA
Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:












    		•
    I Borboni e il Periodo Napoleonico
    Carlo di Borbone (VII come re di Napoli e III di Spagna)

    salito al trono nel 1734, grazie alle vicende connesse alla guerra di successione polacca, introdusse una forma di dispotismo illuminato che servì a promuovere il risollevamento dell'agricoltura e delle finanze.
    Il successore Ferdinando IV continuò l'opera di Carlo III e sotto il suo regno fu istituita a Catanzaro la Cassa Sacra per amministrare i beni dei conventi devoluti a riparare i danni del terremoto del 1783. Ma lo stato di arretratezza della Calabria e di tutto il regno di Napoli era troppo profondo perché le riforme borboniche potessero essere efficaci.
    Dopo l'effimera repubblica partenopea (1799) e la prima restaurazione borbonica, dovuta in gran parte all'azione del cardinale Fabrizio Ruffo, che riconquistò Napoli utilizzando la rivolta antigiacobina dei contadini, Ferdinando IV, sotto la pressione dell'Impero napoleonico, dovette rifugiarsi per la seconda volta in Sicilia lasciando la parte continentale del regno a Giuseppe Bonaparte (1806/1808) al quale si deve l'abolizione della feudalità che pose le premesse per l'affermazione della borghesia; sotto il regno di Gioacchino Murat (1808/1815) la Calabria conseguì notevoli progressi nel tenore di vita e nell'ordinamento civile.
    Durante il regno di Murat il capoluogo della provincia Calabria Ulteriore fu trasferito a Monteleone (ora Vibo Valentia).
    Caduto l'astro napoleonico, i Borboni ritornarono ancora a Napoli instaurando un regime di reazione, chiuso ad ogni prospettiva di libertà.
    Nel 1816 la Calabria fu divisa in tre province: la Citeriore con capoluogo Cosenza, la Ulteriore II con capoluogo Catanzaro e la Ulteriore I con capoluogo Reggio.
    La Calabria partecipò attivamente ai moti del Risorgimenio; nel 1823 subirono la pena capitale tre cittadini di Catanzaro (Monaco, Dejesse e De Pasquale) accusati di cospirazione; nel 1844 si concluse tragicamente nel vallone di Rovito a Cosenza la spedizione dei Fratelli Bandiera e di sette dei loro compagni; nel 1847 furono fucilati a Gerace cinque patrioti del circondario di Gerace (Bello, Mazzone, Ruffo, Salvadori e Verducci).
    Moltissimi altri calabresi combatterono eroicamente nelle battaglie del Risorgimento per la libertà e l'indipendenza dell'Italia. Nel luglio del 1860 Garibaldi sbarcò a Melito, mentre la Calabria insorgeva contro i Borboni.

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    “ il Coffee Party”
    realizzazione di un progetto occupazionale nella zona

    Uniamoci in una attività alla portata di tutti nella nostra zona, condividendo con amici e parenti, incontri di degustazione di caffè in biblioteche, associazioni, oratori, palestre, club, locali, ristoranti, alberghi e appuntamenti di degustazioni nelle nostre case. Siamo in grado di organizzare anche eventi per serate musicali con degustazioni, visioni di film, cene e qualsiasi altra cosa divertente ci venga in mente. Scopo di questo gruppo è la condivisione di uno stile di vita al top, benessere fisico ed economico. Il nostro gruppo crea aggregazione e contatti tra varie persone che decidono di unirsi a noi. Il caffè è lo strumento che permette tutto questo, specialmente se è un caffè di sana dipendenza, leggero, di alta qualità gourmet, biologico e con un potente integratore (contiene ben 150 antiossidanti e oltre 200 nutrienti). Se siete curiosi, non vi resta che provarlo e ci darete sicuramente ragione. Unitevi al nostro gruppo ! (a cura del Dirigente SPES)

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