“A pidicata i San Franciscu” e la benedizione della Calabria


San Francesco di Paola, il grande taumaturgo calabrese vissuto nel XV secolo, decise di lasciare la sua amata terra per raggiungere la Francia dove lo attendeva e lo desiderava al suo fianco il re Luigi XI, ormai prossimo alla morte.  Francesco intraprese un lungo e difficile viaggio, senza alcun mezzo di trasporto, proprio come desiderava, per  la città di Tours, in compagnia di uno dei suoi confratelli e di alcuni nobili inviati dalla Francia. La strada  seguita da Francesco di Paola era la direttrice principale che collegava la Calabria a Napoli,quella antica via romana, la Popilia-Annia,  attraverso la Valle del Crati e i monti del Pollino.   La leggenda popolare e la tradizione religiosa narrano che proprio lungo questo percorso il santo compì numerosi prodigi. Giunto sul massiccio del Pollino, secondo alcuni su Monte Sant’Angelo, Francesco, consapevole  di non rivedere più la sua terra, si raccolse in preghiera e si voltò verso la Calabria, benedicendola, per l’ultima volta. Il santo era scalzo e sulla pietra dura incise miracolosamente l’impronta dei suoi piedi,quella che tutti chiamano “a pidicata”,  un’ impronta che pare sia ancora su quella montagna e il cui calco è conservato nella chiesa della Maddalena a Morano.