Don Paolo Tolone


Don Paolo Tolone era un ricco possidente castrovillarese del medioevo, il quale non avendo eredi, prima di morire, seppellì tutte le sue ricchezze in un luogo segreto. Per anni ed anni, attraverso pene, sacrifici e dolori, tutti  i castrovillaresi che avevano tentato di impossessarsi di questo tesoro, non vi erano riusciti. Finalmente un giorno, un gruppo di uomini, sotto la guida di un astuto monaco paolotto, fece ricorso alle cosiddette “magarie” cioè ad una serie di particolari riti magici: riunitisi in un luogo stabilito, gli uomini si misero in cerchio e, tutti ginocchioni, con le mani giunte, cominciarono a pregare i santi affinché venissero loro in aiuto, mentre il monaco, con il sangue di una capra uccisa, faceca cerchi per terra e così invocava lo spirito di Don Paolo: “Jssi don Pavulu, fora d’ a fossa! Ca nui qua ti vulimu pi sapìni add’ha misu quidd’oru e quidd’argintu chi ‘mmita a’ maniatu cu li pidi e jerisi  sup’a terra nu purtintu. Ricugghji e bisti i carna li tui ossa, jissi don Pavulu, fora d’a fossa”. La traduzione è press’a poco questa: ” Esci don Paolo fuori dalla tua tomba, perché noi qua vogliamo sapere dove hai nascosto quell’oro e quell’argento che hai avuto in grande quantità nella tua vita sì da renderti ricchissimo. Raccogli e vesti di carne le tue ossa ed esci dalla tua tomba”.  Tra l’agitazione, l’angosciosa attesa ed un fremito di speranza di quegl’uomini, ecco che apparve l’ombra del  nobile defunto: “ E ‘nfra quiddi cumpàri ‘na crozza, chi da murtu parì na catarozza…” Efficacissima, anche se molto macabra, fu quella magarìa, tanto che….. pare Don Paolo abbia rivelato al temerario gruppo tutto il suo inestimabile e segretissimo tesoro!