La grotta della Magara


Poco distante dal suggestivo paese di Civita, sull’alta parete della Timpa del Demanio, inaccessibile all’uomo, vi è una grotta chiamata  “grotta della magara”, cioè della strega, perché pare fosse abitata da una donna malvagia, portatrice di innumerevoli sventure. La magara infatti, se appariva vecchia e brutta alle donne, attirava, invece, con la sua falsa, stregata bellezza, ogni uomo del paese. Un giorno mentre la magara si trovava in paese, precisamente al rione Magazzeno,  alcune coraggiose donne le lanciarono addosso una rete intrappolandola e la buttarono nel vicino e profondo strapiombo. La magara, però, rimase a mezz’aria ed aiutata dal vento, volò verso la grotta e prima di scomparire per sempre, gridò terribili parole: “chiunque guarderà, anche solo con la coda dell’occhio, la mia grotta, incapperà nelle mie maledizioni”. Da quel giorno nessuno osò rivolgere più lo sguardo verso la grotta ed anzi, fino a poco tempo fa alle giovani donne in attesa di matrimonio, era assolutamente vietato posare gli occhi verso la Timpa, ché se così fosse stato non si sarebbero sposate.