L’Abisso del Bifurto

L’Abisso del Bifurto
Il valico del Bifurto, fino a poco tempo fa, era attraversato da numerosi viandanti e pastori che dai monti del Pollino raggiungevano la pianura.  Costoro affrontavano un percorso terrificante, perché si racconta che, durante la notte, si sentivano gemiti spaventosi, sibili paurosi, grida improvvise e misteriosi palpeggiamenti. In realtà pochi erano coloro che, coraggiosamente, si fermavano presso il valico durante la notte, perché tutti sapevano che lì si nascondeva un essere cattivo, ‘u marranghìcchio, che si divertiva a terrorizzare la gente che attraversava quel luogo. Sembra che qualche uomo temerario ed intrepido abbia addirittura tentato di catturarlo, inseguendolo fin sull’orlo dell’abisso del Bifurto, ma che giunto lì sia stato costretto a fermarsi, tanto era profondo, buio ed orrido, mentre dal basso, ingigantite dall’eco, ‘u marranghìcchio faceva rimbombare le sue risate mostruose.