Mountain Bike Lupo - Canis Lupus Il pino della Grande Porta I piani del Pollino Capriolo


 

 
 
 

  
E' il misterioso e solitario custode della Calabria.
Enorme, possente, di posizione traversa rispetto al crinale appenninico, il Pollino appare all'improvviso provenendo dal sud lungo l'autostrada Salerno-Reggio Calabria.
Da lontano, il grande Massiccio e' come un inespugnabile bastione di difesa al cui interno si muove un itinerario ricco di misteri e di favole.
Il Pollino fu un tempo il regno del lupo , le cui gesta, nella fantasia popolare, per secoli, si sono mescolate alla vita reale di moltitudini montane della Calabria e della Basilicata.
Lo scenario fiabesco e' ancora intatto, come intatti sono i paesini di pietra appesi alle pendici e seminascosti da selve e boschi.
Eppure, il Pollino e' un gigante buono.
Le sue asperita' sono solo apparenti e grandi pianori si aprono proprio laddove ci si aspetta che i suoi sentieri si chiudano ai visitatori.
In realta' siamo di fronte a un gigante che, pur appartenendo all'Appennino, e' molto piu' giovane.
Erosioni e sedimentazioni e l'incessante fluire dei corsi d'acqua hanno agito come uno scultore, aprendo sentieri e creando vallate, nel mentre le asperita' si trasformavano in dolci profili.
E' questo un lavoro che la natura ha compiuto in circa 60 milioni di anni.
E' questa, altresi, l'opera che ha potuto compiere il grande miracolo dei canyon e delle gole come il Raganello, per esempio, mentre pareti di detriti segnano la via verso luoghi, come Frascineto, Morano, Castrovillari, in cui l'uomo si e' insidiato per vivere e operare.

 


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