Parco Nazionale del Pollino

Il Parco Nazionale del Pollino, che prende il nome dall'omonimo monte (m. 2248), si estende su una superficie di circa 190.000 ettari, è caratterizzato da una grande varietà di aspetti geo-morfologici, da una fauna autoctona di rilevante importanza scientifica (Lupo, Aquila reale, Picchio nero, Lontra, Capriolo), dal Pino loricato che, sui costoni rocciosi, costituisce il simbolo della nuova area protetta, nonchè da splendide faggete pure o miste anche all'Abete bianco. I visitatori possono fruire di sentieri suggestivi contigui ai fiumi, lungo le mirabili praterie d'alta quota ricoperte di fiori, tra boschi fitti ed estesi, potendo altresì raggiungere anche le più alte cime (oltre i 2000 metri), che consentono indimenticabili visioni panoramiche. Gli aspetti naturalistici integrati da quelli folkloristici, gastronomici, artistici e monumentali presenti nel territorio, fanno del Parco Nazionale del Pollino uno tra i più importanti e rappresentativi d'Italia. Il Pino Loricato (Pinus Leucodermis), largamente diffuso centinaia di anni fa, sopravvive ancora in Italia nel Parco Nazionale del Pollino. Albero di notevoli dimensioni (raggiunge fino a 40 metri di altezza e 1.60 di diametro), ha un portamento maestoso e presenta una inconfondibile corteccia. Inoltre possiede una eccezionale resistenza al clima d'altitudine. Proprio sul versante calabrese del M. Pollino, vive un esemplare che, all'analisi dendrocronologica svolta dal Centro Studi Ecologici Appenninici, ha rivelato un'età di 950 anni, costituendo, quindi, il più vecchio albero scientificamente datato che si conosca in Italia.


(Nelle foto, dall'alto: Gole del Raganello, il Pino loricato )