Missione Cristiana Universale |
Giuseppe venduto dai fratelliTanto tempo fa, nel paese di Canaan, viveva un uomo che si chiamava Giacobbe. Quest'uomo aveva dodici figli. Tutti lavoravano molto, prendendosi cura del gregge di loro padre.
Beniamino era il più giovane, ma il figlio che Giacobbe amava più di tutti era Giuseppe.
Un giorno Giacobbe regalò a Giuseppe una veste molto bella e questo fece ingelosire tanto i suoi fratelli.
Una notte Giuseppe sognò che, insieme ai loro fratelli, stava legando dei covoni di grano e che il suo covone stava dritto, mentre quelli degli altri si piegavano davanti al suo.
I suoi fratelli furono infastiditi quando Giuseppe raccontò loro il sogno avuto, ma si arrabbiarono molto di più quando Giuseppe gli raccontò un'altro sogno che fede: "Ho sognato che il sole, la luna e undici stelle si inchinavano dinanzi a me". "Noi non ci umilieremo mai davanti a te!", gli risposero indignati i fratelli.
Suo padre, davanti agli altri figli, lo rimprovera aspramente per la sua presunzione, ma nel segreto del suo cuore rifletteva su queste cose, pensando che Dio avrebbe forse riservato un compito speciale a Giuseppe, una volta cresciuto.
Un giorno Giacobbe mandò Giuseppe a cercare i suoi fratelli i quali erano lontano da casa per badare alle pecore. Dopo un lungo viaggio, arrivò da loro, i quali vedendolo con la veste nuova, si ricordano delle preferenze del loro padre e si infiammano di gelosia.
L'odio di alcuni fratelli di Giuseppe arrivava al punto di volerlo uccidere. Allora gli tolsero la veste, lo legarono e lo gettarono in un pozzo profondo e senza acqua, nell'attesa di escogitare un modo per poterlo togliere di mezzo. A nulla valevano le grida del ragazzo, anzi credevano che finalmente era arrivato il momento di liberarsi del sognatore presuntuoso.
Dopo un pò di tempo videro una carovana di mercanti che passava da quelle parti. "Sono dei mercanti che stanno andando in Egitto. Vendiamo loro Giuseppe così lo porteranno lontano da qui e potremo guadagnare anche dei soldi", disse qualcuno di loro.
Fu così che i fratelli di Giuseppe lo vendettero come schiavo a quei mercanti diretti nel lontano paese d'Egitto. Fu un lungo viaggio per Giuseppe, non sapendo neanche cosa avrebbe trovato nella nuova condizione.
Nel frattempo i fratelli erano occupati a fare altri inganni. Presero la veste di Giuseppe, la sporcarono con il sangue di un capretto e la portarono al padre dicendogli che Giuseppe era stato ucciso da un animale selvaggio. Giacobbe fu molto addolorato e pianse tantissimo per Giuseppe.
In Egitto Giuseppe fu venduto al Capo delle Guardie del Faraone, e a motivo della sua diligenza fu scelto come suo servitore personale. Il Capo delle Guardie gli concesse tanti vantaggi e lo trattava come un suo famigliare.
Lì, in Egitto, Giuseppe rifletteva su tutto quello che gli era successo e se questo aveva a che fare con i suoi sogni. Sperava sempre di rivedere suo padre e i suoi fratelli, magari cambiati, e per questo pregava continuamente Dio, il quale gli dava quella serenità e quella speranza che gli permettevano di andare avanti nella nuova vita, impegnandosi con tutte le sue forze e facoltà a fare il suo dovere. |
notizie tratte dal sito : www.bibbiaedu.it
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